A pochi passi dalla Basilica di San Pietro, in stabile umbertino SENZA ASCENSORE, proponiamo luminosissimo 4° piano composto da ingresso, soggiorno, due camere, cucina, due bagni e balcone. L'appartamento è LOCATO con contratto a canone concordato 3+2 (inizio locazione 01.03.2022), rendita annuale Euro 12.600,00. Pavimenti in graniglia originali con disegno a tappeto. Termoautonomo. Euro 449.000,00. Per ulteriori informazioni o visite contattare la VE.LO. Services allo 06.77590754. PORTA CAVALLEGGERI Attualmente i suoi resti, murati, sono visibili nel tratto di mura sul piazzale che ha preso il suo nome, ma si tratta di una ricostruzione in quanto la sede originaria della porta si trovava fino al 1904 spostata di qualche metro, sull'altro lato della piazza del Sant'Uffizio. Il nome originario era “Porta ad scholam Longobardorum”, per la vicinanza con una colonia longobarda che in quei pressi si era stabilita[1]. Ebbe poi il nome di “Porta Turrionis”, perché era posizionata a lato del torrione (di edificazione incerta, ma sicuramente restaurato da Antonio da Sangallo il Giovane, all'epoca di papa Paolo III) tuttora visibile all'imboccatura dell'attuale galleria Principe Amedeo. Quando da papa Pio IV fu costruita, nelle immediate vicinanze, la caserma della guardia dei Cavalleggeri, la porta prese il nome che conserva tuttora. L'epoca di edificazione, come anche per la porta Pertusa, è alquanto controversa. Il Nibby la ritiene aperta al tempo del rientro dei papi dalla cattività avignonese, quindi verso la fine del XIV secolo, quando i pontefici, di ritorno a Roma da Avignone con un consistente seguito, fissarono definitivamente la loro dimora in Vaticano (abbandonando la precedente residenza del Laterano) e le tre aperture delle mura leonine[2] si rivelarono insufficienti a soddisfare le esigenze del conseguente incremento demografico ed edilizio. Di contro, Stefano Piale, sulla base di un testo del 1590 e di alcune citazioni di poco precedenti, asserisce che fu costruita da papa Niccolò V, facendola quindi risalire alla metà del XV secolo. Altre citazioni la pongono addirittura contemporanea all'edificazione della cerchia muraria di papa Leone IV, intorno all'850, ma sembrano essere scarsamente attendibili in quanto in assoluta controtendenza con la maggior parte dei testi, alcuni dei quali assolutamente accreditati. Si aggiunga che i riferimenti alla “Porta Turrionis” appaiono solo in memorie e cronache successive alla fine del XIV secolo. Sulla sommità dell'arco sono conservati due stemmi della famiglia Borgia, fatti apporre quindi da papa Alessandro VI a memoria dei lavori di restauro effettuati sulla porta e su quel tratto di mura intorno all'anno 1500. L'aspetto della porta e del restauro è quello che ancora oggi è possibile vedere.